CREAFACILE, l'arte a portata di tutti!

Benvenuti nel mio nuovo blog!!
Mi chiamo Noemi, sono Consulente del lavoro ma anche amante dei lavori creativi e manuali.Troverete tanti suggerimenti ed originali ispirazioni su tutte le arti : cucina, punto croce, pittura, decoupage, fai da te, riciclo e risparmio creativo. Tutti i miei tutorial sono semplici, e si rivolgono a principianti assoluti. Perchè imparare ad usare le mani e la fantasia è utile anche a chi siede al pc tutto il giorno...E se avete bisogno di un'iniezione di creatività, finanziamenti agevolati e nuove idee per sviluppare la vostra attività, venite a trovarmi su Sardegna Bandi o prenotate una videoconferenza



venerdì 29 luglio 2011

Come fare delle belle candele riciclando quelle consumate.

In casa, siamo tutti pieni di ceri consumati, magari dall'ultima volta che è mancata la luce, o dalle ultime feste. Ma avere delle candele artistiche è sempre bello, in tutte le stagioni, perchè arredano, fanno atmosfera, profumano...
Questo semplice post spiega come realizzare le candele che preferite, utilizzandone di vecchie, o di economiche.
Prendete tutte le vecchie candele che avete in casa, oppure comprate dei ceri economici e riduceteli in scaglie, poi fateli sciogliere a bagnomaria, tutti assieme.
Appena tolta la mistura dal fuoco, quand'è ancora liquida, potete colorarla con: coloranti alimentari, meglio in pasta o polvere, o vecchi trucchi, come ombretti e fard; potete anche aggiungere del glitter per farle brillanti.
Potete anche profumare la cera, usando gocce di olii essenziali.

Dopo,  preparate dei contenitori in cui mettere le candele, come formine, zucche, vasetti, bicchieri.
Quando la cera sarà pronta, mettete gli stoppini dentro i contenitori; potete tenerli fermi avvolgendo l'estremità in stecchini.
!!Importante!!Se vlete togliere la candela, una volta solidificata, Ungete i contenitori con olio da cucina, altrimenti la cera non si staccherà più!!

  • Riempite quindi i vari contenitori preparati,  poi mettete tutto in frigo ad indurirsi; dato che la cera raffreddata diminuisce di volume, abbondate, oppure aggiungetene in seguito.




  • Il tocco artistico in più? Se usate contenitori trasparenti, potete riempirli di: biglie, bottoni, conchiglie, sassi, oggettini colorati. Oppure, potete fare la candela multicolore: versate il primo strato di un colore, dopo che si raffredda, fate il secondo strato di colore diverso, e così via...Avrete delle bellissime decorazioni in casa, senza spendere nulla!!
  • giovedì 14 luglio 2011

    Creare la pasta di sale: non costa nulla, è facile, si possono creare tantissimi oggetti!!

    La pasta di sale è molto facile da realizzare, gli ingredienti sono pochi ed economici( a differenza della pasta sintetica, che, ahimè, costicchia...)
    Ingredienti:
    sale e farina in uguale quantità (potete anche usare una tazza come riferimento)
    una tazzina d'acqua, da aggiungere a piacere, finchè l'impasto non è morbido ed elastico
    un cucchiaio d'olio di semi, per ammorbidire l'impasto
    1 cucchiaio di colla vinilica, se lo volete rinforzare.
    Passate il sale (fino) nel tritatutto per farlo ancora più fine: più è spolverizzato, migliore sarà la resa. Mettetelo in un tritatutto vecchio, però, o almeno lavate subito le lame, il sale le rovina!!
    Mettete in una ciotola grande farina (setacciata) e sale e mischiateli. Aggiungete pian piano l'acqua, eventualmente i 2 cucchiai(olio di semi e colla), fino alla consistenza ideale, dev'essere morbida, senza spaccarsi, ed elastica.
    Colorare: potete colorare prima dell'essicazione, usando tempere o coloranti alimentari, oppure dopo l'essicazione, con acquerelli.
    Lavorate a piacere, e fate essicare: vicino a un calorifero, o in un punto soleggiato e caldo, o nel forno a 50°, per diverse ore.
    Se volete conservarla fresca, potete, per qualche giorno: avvolgete in una pellicola e mettete in frigo.
    Per tenerla bene, una volta essicata, vi consiglio il flating, o altre vernici finali: guai a metterla nel cellophane, teme l'umidità!

    domenica 10 luglio 2011

    Economia domestica/11: fare la passata di pomodoro.

    La conserva di pomodoro, o passata di pomodoro, oggi la compriamo direttamente al market. Per risparmiare qualche soldo (specie per chi, come me, coltiva pomodori nell'orto: è stata un'annata abbondante, e mi dispiacerebbe dover buttare anche un solo pomodoro), e, soprattutto, per provare il gusto di creare una cosa genuina con le proprie mani, di seguito vi descrivo il procedimento per  la passata:
    fare la passata di pomodoro con le vostre mani è una cosa assolutamente fattibile, basta avere un po’ di tempo a disposizione ed essere disposti a sporcarsi un po’! :)
    Ingredienti:
    • pomodori
    • facoltativi: sedano, carota, cipolla, basilico
    Strumenti necessari:
    • passaverdura
    • pentolone molto capiente
    • mestolo
    • imbuto
    • bottiglie o vasetti a chiusura ermetica
    • tovaglie o fogli di giornale
    Istruzioni:
    • sterilizzate i vasetti , o le bottiglie, facendoli bollire almeno 20 minuti (i coperchi sono confezionati singolarmente quindi non occorre sterilizzare, anche perché la gomma rischierebbe di dilatarsi, non garantendo più la chiusura ermetica)
    • scegliete la qualità di pomodori che volete utilizzare (io ho usato i ciliegini) e la quantità, a seconda di quanti vasetti volete fare
    • fate attenzione a scegliere dei pomodori molto maturi (possibilmente maturati sulla pianta)
    • lavate bene i pomodori, tagliateli a pezzetti avendo cura di togliere la parte verde del picciolo
    • macinate i pezzettoni nel passaverdura, in modo tale da separare la polpa dalla pelle e dai semi e raccogliete la polpa in una ciotola capiente
    • riempite ora i vasetti o le bottiglie con la polpa che avete appena ottenuto. Fate attenzione a non riempirli fino all’orlo ma lasciate il collo vuoto se usate le bottiglie, oppure lasciate uno spazio di almeno 1 cm tra polpa e tappo, se usate i vasetti
    • prendete ora il pentolone e disponete tutti i vasetti all’interno
    • ricoprite il tutto con acqua fredda e portate ad ebollizione
    • fate bollire almeno 45 minuti
    • spegnete il fuoco e lasciate raffreddare i vasetti prima di toglierli dall’acqua. In questo modo, eviterete di sottoporre i vasetti ad uno shock termico ma, soprattutto, non correrete il rischio di scottarvi le dita!
    • a questo punto, posizionate la tovaglia o i fogli di giornale sopra un piano e disponetevi sopra i vasetti, a testa in giù, per un paio d’ore. Questo servirà a vedere se ci sono perdite dai coperchi, e se, quindi, i vasetti sono effettivamente chiusi ermeticamente
    • trascorso questo periodo di tempo, riponete i vasetti in dispensa o in cantina (in un luogo fresco) e si conserveranno tranquillamente anche per 2-3 anni
    • se volete, potete tritare insieme al pomodoro anche sedano, carota e cipolla, in modo tale da insaporire direttamente la salsa e non dover più fare il soffritto quando preparerete il sugo
    • per lo stesso motivo, potete mettere anche qualche foglia di basilico tra la polpa e il tappo
    • ad ogni modo, io vi sconsiglio sia l’una che l’altra perché, col tempo, la salsa rischia di infortirsi troppo e perdere il classico profumo di pomodoro fresco
    • potrebbe capitare che alla base del vasetto si formi uno strato di solo liquido e che la polpa si concentri nella metà superiore: non vi preoccupate, non significa che sia penetrata acqua o che il pomodoro si sia rovinato, basta mescolare bene e vedrete che la qualità non si sarà alterata
    • potete usare lo stesso procedimento anche per fare i pomodori pelati: prima di metterli nei vasetti, immergeteli rapidamente in acqua bollente e poi, con l’aiuto del coltello, con un movimento verticale dall’alto verso il basso, togliete accuratamente la buccia. Potete infilzarli con una forchetta (vedrete che la pelle si spaccherà da sola all’estremità infilzata e sarà più facile toglierla) oppure infilzarne più di uno su uno spiedino

    giovedì 7 luglio 2011

    Una ricetta semplice semplice per fare il pane casereccio

    Avevo già fatto, con la consulenza di un'amica panettiera, un post sul pane, sugli aspetti fondamentali. Negli ultimi giorni ho approfondito l'argomento, e, devo dirvi, c'è tantissimo da sapere. Per chi vuole panificare a livello professionale, senz'altro si profilano anni di teoria e pratica. Per noi, che vogliamo farlo a livello amatoriale, si profilano comunque mesi di pratica: è fondamentale conoscere le farine ed i lieviti, nonchè i procedimenti, in maniera approfondita. Penso che mi comprerò un libro, semplice ma semi-professionale, perchè l'argomento mi appassiona. Ho anche scoperto il procedimento della pasta-madre, o lievito madre. Attualmente, la mia pasta madre si trova al secondo giorno di lavorazione, ci vuole 1 mese per poterla utilizzare: appena avrò finito, scriverò un bel tutorial passo-passo per spiegare anche a voi followers come si fa. Questa pasta-madre, rispetto al classico lievito di birra, fa il pane molto più digeribile, e lo fa fresco per 5 giorni!!
    Oggi, comunque, che non ce l'ho, ma voglio fare il pane lo stesso, ho trovato questa ricettina per fare il pane casereccio, con il lievito di birra classico, quello che si compra al market. Provatela anche voi!

    IL PANE PAESANO



    INGREDIENTI
    9 gr di lievito di birra
    120 ml di acqua tiepida
    240 ml di acqua a temperatura ambiente
    500 gr di farina di media forza, meglio se di tipo "zero"
    2 cucchiaini di sale





    Sciogliete il lievito in 120 ml di acqua, aggiungere una puntina di zucchero e lasciare riposare per circa 5-10 minuti. Aggiungete 200 ml di acqua e, gradualmente, la farina. Impastare a lungo, una ventina di minuti almeno, fino a quando l'impasto non abbia preso consistenza. Sciogliete quindi il sale nei residui 40 ml, aggiungete il liquido e continuate a impastare per un'altra decina di minuti. A questo punto, mettete a lievitare l'impasto in una ciotola infarinata, coprite e lasciate riposare, fino a quando non abbia raddoppiato di volume.
    (ci vorranno circa un paio di ore). Rovesciate quinndi l'impasto sul piano di lavoro ben cosparso di farina e Lasciate riposare l'impasto per una decina di minuti.
    Prendete un telo di cotone, possibilmente non trattato con ammorbidenti, e spolverizzatelo con abbondante farina. Con le mani abbondantemente infarinate, formate la pagnotta, facendo questo movimennto: mettete le mani intorno alla pasta e, esercitandno una leggera pressione, avvicinate le mani l'una verso l'altra ,in modo da tirare un po' la pasta verso il centro. Ripetete questo movimento fino a quando la pagnotta non avrà assunto una forma tondeggiante. A questo punto, con delicatezza, fate rotolare la palla di pasta sul tovagliolo infarinato ,e copritela con un telo di cotone, lasciandola riposare ancora per circa 45 minuti.
    Accendete il forno, sistemate la pietra a mezza altezza, e portatelo al massimo della temperatura. Trasferite quindi la pagnotta nel forno, aiutandovi con una pala o una lastra sottile di metallo, e spruzzate le pareti del forno con un bicchiere di acqua fredda, ripetendo quest'operazione per altre due- tre volte, durante i primi dieci minuti di cottura.
    La pagnotta sarà cotta nel giro di una trentina di minuti: nel caso la crosta tenda a scurirsi troppo, copritela con un pezzo di carta di alluminio. Una volta cotta, lasciatela raffreddare su una gratella.

    martedì 5 luglio 2011

    Economia domestica /10: come riciclare le vecchie saponette

    Con i tempi che corrono, con la crisi economica che dovrebbe passare ma non passa, è opportuno risparmiare su tutto quanto è possibile!
    E’ necessario eliminare il superfluo, ridurre le spese all’osso, ricorrendo dove è possibile al fai da te, ai rimedi casalinghi ed al riciclo: proprio in tal senso, ecco un consiglio importante  per riutilizzare le saponette.
    Difatti, in ogni casa, generalmente, oltre al moderno sapone liquido per mani, c’è ancora la classica vecchia saponetta, che ha, però, il grande svantaggio di non poter essere ricaricata all’occorrenza, con l’inevitabile destino di finire nella spazzatura quando è mezza consumata.
    Proprio in tal senso, ecco cinque simpatiche ed utili proposte, semplici  da seguire, che consentono di cambiare l’infelice destino delle saponette usate, riciclandole:
    • deodorante per cassetti ed armadi. Lasciar anzitutto  asciugare perfettamente i pezzetti di saponetta rimasti (con il phon)e chiuderli, separandoli per fragranza o ,a discrezione, mischiandoli, in una retina o in sacchetto traspirante di cotone o altro materiale: ed ecco pronti i deodoranti per i mobili, al pari di quelli acquistati al supermercato(che costano parecchio e hanno odori non tanto gradevoli);
    • saponette d’arredo. Ridurre anzitutto i pezzetti di saponetta a piccole scaglie, utilizzando una pratica grattugia per il formaggio, ed aggiungere un po’ d’acqua e di latte, ponendo il composto a scaldare a bagnomaria, fino a che diventa liquido ed omogeneo; quindi ,lasciarlo intiepidire e porlo nelle formine da cucina, riponendole a raffreddare e solidificare in frigorifero, togliendole dagli stampini una volta che si sono solidificate: ecco pronte le saponette d’arredo, da riporre in bagno o magari in camera;il tocco in più? mettete, nelle formine, sassi colorati, conchiglie, biglie, glitter: avrete delle saponette artistiche!!
    • découpage. Per tutte le appassionate di quest’arte, può essere un’idea semplice ,ma molto divertente, utilizzare i pezzetti delle vecchie saponette come base per realizzare un originale découpage, decorandole ,magari, con piccole figure ritagliate da giornali, riviste o vecchie fotografie;
    • saponette nuove. Ridurre come per le saponette d’arredo, i pezzetti di saponetta a piccole scaglie, utilizzando una pratica grattugia per il formaggio, aggiungendo acqua per scaldare il composto a bagnomaria, onde farlo diventare liquido ed omogeneo; quindi lasciarlo intiepidire e porlo in formine da cucina medio grosse, simili alle classiche saponette, riponendole a raffreddare e solidificare in frigorifero, togliendole una vola che si sono solidificate: ecco pronte delle nuove saponette;
    • sapone liquido. Utilizzando una grattugia da cucina, ridurre i pezzetti di saponetta a piccole scaglie, quindi aggiungere una quantità sufficiente d’acqua, onde scaldare il composto a bagnomaria, facendolo diventare liquido ed omogeneo; quindi , lasciarlo intiepidire e porlo in un pratico dispenser da sapone liquido: il sapone liquido è pronto.
    Provate a mettere in pratica i miei consigli : non solo avrete sfogato la vostra creatività, ma avrete risparmiato un bel pò di soldi!!

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