CREAFACILE, l'arte a portata di tutti!

Benvenuti nel mio nuovo blog!!
Mi chiamo Noemi, sono Consulente del lavoro ma anche amante dei lavori creativi e manuali.Troverete tanti suggerimenti ed originali ispirazioni su tutte le arti : cucina, punto croce, pittura, decoupage, fai da te, riciclo e risparmio creativo. Tutti i miei tutorial sono semplici, e si rivolgono a principianti assoluti. Perchè imparare ad usare le mani e la fantasia è utile anche a chi siede al pc tutto il giorno...E se avete bisogno di un'iniezione di creatività, finanziamenti agevolati e nuove idee per sviluppare la vostra attività, venite a trovarmi su Sardegna Bandi o prenotate una videoconferenza



venerdì 28 dicembre 2012

Come realizzare una bottiglia profuma ambienti vestita


Un regalo semplice e veloce, per tutte le occasioni, è senz'altro la bottiglia profumambienti "vestita".
Prendete una bottiglia vuota di vetro (ben lavata, mi raccomando :-))
Riempitela con della sabbia colorata profumata (se la vostra sabbia non è profumata, spruzzatela abbondantemente con del profumo, anche se sarebbe meglio versarvi delle gocce di essenza, molto più persistente).
Vestite la bottiglia con un tubolare fatto a maglia bassa, come quello della foto (oppure, potete creare un tubolare da una vecchia calza, che sia spessa e carina da vedere, però!--o, ancora, potete creare un tubolare in due minuti se avete la macchinetta per maglieria, o knitting machine, anche quella per bambini!)
Ora, manca solo il tappo: prendete anche un vecchio tappo di sughero, ed incollate sopra, per renderlo originale, un oggettino, con colla a caldo (io, per il tappo della foto, ho utilizzato una finta caramella di vetro).
Il gioco, anzi, il regalo, è fatto!!!

venerdì 14 dicembre 2012

Poggiapentole all'uncinetto: idea originale ed economica per un pensiero natalizio


Natale si avvicina a grandi passi, e voi siete ancora in alto mare con i regali (soprattutto con i soldi per i regali)?
E' inutile che vi dica di non farne, o "a Natale basta stare insieme", perchè queste frasi non mi appartengono...Natale senza regali è triste!!!
Ma allora, come risolvere il problemino soldi?
Semplice: regalino passe-par-tout, poca spesa e facile realizzazione:
IL POGGIAPENTOLE FATTO ALL'UNCINETTO.

Vi occorre solo un gomitolo con filo grosso (più grosso è, meglio è : sarà più resistente e finirete prima il lavoro), ed un uncinetto n. 6-7-8, a seconda della larghezza del filo.
Lavorate 5-6 catenelle (a seconda della larghezza), e chiudete a cerchio con una maglia bassa.
Per il secondo giro, riprendete il cerchietto iniziale lavorando a maglia bassa (1 maglia bassa in ogni catenella).
Per il terzo giro, una maglia bassa+una catenella per ogni catenella del secondo giro.
Ripetete il procedimento del terzo giro anche per i giri successivi, sino alla grandezza desiderata.
Se il filo che avete è di una grandezza esagerata, consiglio di sostituire la maglia bassa con la mezza maglia alta, per non arricciare il lavoro.

Terminato il poggiapentole, dovete immergerlo in una pentola d'acqua calda assieme ad amido di mais (o direttamente nell'acqua della pasta, già ricca di amido di per sè); lasciatelo asciugare su un piano, in modo che sia ben diritto: diventerà durissimo, un poggiapentola chic e perfetto.

Non avete tempo? Inamidatelo e stiratelo (come fate con i colletti delle camicie).

Il tocco in più? Usate un tessuto bicolore, oppure unite insieme fili di colori diversi.

Farete un figurone, sembrerà un pezzo d'avanguardia ;-)

Se preferite lasciarlo morbido, fate un cerchio più piccolo, ed un altro uguale, o con colori abbinati: avrete due originalissime presine per pentole!!

martedì 13 novembre 2012

Mini Pony cross point-punto croce



Ecco un altro quadrettino a punto croce dei Mini Pony, come da vostre richieste!
Anch'io adoro i Mini Pony ;-)
Purtroppo ultimamente ho pochissimo tempo per i lavoretti...Sbizzarritevi anche da parte mia ^_^

domenica 11 novembre 2012

Come rifare il collo rovinato di maglie e maglioni


Avete un maglione anonimo, che non vi piace più, o con un colletto rovinato?
Io, per esempio, possedevo questo maglioncino della foto, che aveva un colletto con una specie di pellicciotto mezzo spennato, per dirlo alla romana, "nun se poteva guarda' ".
Però, era uno dei pochi maglioncini che non pizzicava (la lana mi fa un prurito terrificante e , cosa curiosa, mi fa starnutire da pazzi).
Quindi, per farla breve e non divagare, mi sarebbe dispiaciuto darlo via.
Poi, un paio di giorni fa, l'illuminazione: 
in una merceria, trovo uno di quei gomitoli originali, pieni di pon pon, morbidissimi.
Lo compro, e , a casa, inizio a lavorarlo con l'uncinetto 8, a maglia bassa: non è difficile, nonostante i pon pon, si lavora esattamente come se si trattasse di un normale gomitolo, stando semplicemente attenti a non incastrare il filo.
Una volta ottenuta una specie di sciarpa, che somiglia di più ad un boa, ho preso ago e filo, ho avvolto la sciarpa, in modo che combaciasse con la scollatura, e l'ho cucita, a punto mosca.
Se siete negati col cucito (io son mezzo negata, l'ho sempre detto, ma utilizzando un filo dello stesso colore del maglione, ed avendo cura di cammuffarlo tra i pon pon, il lavoro sembra fatto bene, non alla carlona), ma proprio NEGATI, utilizzate la colla a caldo, o quella per tessuti (ma utilizzatele di una buona marca, per favore, altrimenti vi capiterà quello che è successo a me, quando sono andata dai cinesi per risparmiare: si è tutto miseramente staccato , dopo qualche giorno!).
Questa strategia del gomitolo pon-pon potete usarla anche per le maniche, per i bordi di una giacchina...insomma, sbizzarritevi!!!

My little pony- Quadretto punto-croce



Come da richiesta di una nuova follower, ecco una bella immagine delle pony tutte insieme. E' un'ottima idea per un quadretto -regalo!!
Importante: Cliccate sull'immagine per vedere la foto a tutto schermo, così lo schema vi sarà chiaro!!

martedì 9 ottobre 2012

Come fare un portabiancheria a costo zero

Carissimi followers,
oggi vi voglio proporre un mio lavoretto, originale al 100%, semplicissimo (dei miei cosiddetti lavori "alla carlona" ^_^), ma comunque di bell'effetto.
Il portabiancheria.
Prendete uno scatolone di cartone (più grande è, meglio è).Apritelo su un lato.
Prendete una vecchia tenda qualsiasi, o una vecchia tovaglia, che non serve più (magari è più d'effetto bianca, con qualche pizzo).
 Posizionatela in modo da coprire l'interno e l'esterno dello scatolone, in tutti i lati: non importa se non è perfettamente coincidente, non deve fare da fodera, ma dobbiamo fare una copertura "alla buona", con molte pieghe, sblusata.
Ora, prendete una pistola per colla a caldo, e sparate la colla qua e là, nei lati dello scatolone, e fate aderire subito i pezzi di tessuto. Se qualcosa vi sembra storto fate altre pieghe, rimboccate la stoffa e fissate con dei nuovi punti di colla a caldo, effetto "bomboniera".
Ecco il risultato finale:

Non sembrerà per niente una scatola di cartone, ma un originale complemento d'arredo romantic- country.
 Ci metterete solo 5 minuti a farlo, e non avrete speso un Euro!!!

martedì 18 settembre 2012

Tante idee di riciclo creativo, da cui prendere spunto




Una piccola carrellata di immagini, da cui trarre ispirazione per riutilizzare oggetti che, di solito, si buttano!!
La mia preferita, e più facile da realizzare, e la casetta per uccelli col cartone del latte: bastano uniposca, forbici per fare il buco, e si può attaccare al muro direttamente, con mastice o colla millechiodi!



venerdì 7 settembre 2012

Le perline di sabbia e colla...per ricordarci della spiaggia

Cari follower, l'estate sta finendo...
Per concluderla in bellezza (e ricordarci delle belle giornate passate in spiaggia), allora, vi propongo un piccolo lavoretto di riciclo creativo, con la sabbia, trovato qui:
http://www.redtedart.com/2011/07/29/how-to-make-sand-beads/

Si tratta di bracciali e collane, le cui perline non sono altro che palline di sabbia e colla vinilica (bisogna, poi, bucarle al centro con degli stuzzicadenti).
Una volta asciugate e indurite, ovviamente, non vanno lasciate così, ma colorate con acrilico brillante, a piacere!
Fate passare del filo nei buchi delle perline, ed il vostro bracciale (o collana) sarà subito pronto!
Per le specifiche, se conoscete l'inglese, potete tradurre il post in lingua originale (io l'ho molto semplificato, ma se avete bisogno di tutorial passo-passo, con le foto, cliccate il link)!

lunedì 27 agosto 2012

Kit per l'orto domestico: ecco le soluzioni creative dei designer


Ecco un articolo molto interessante, scovato , strano a dirsi, nel Sole 24 Ore...Si condivide appieno la filosofia del mio blog : riciclo e risparmio creativo!!



Kit per l'orto domestico: ecco le soluzioni creative dei designer

di Michela Finizio
L'orto domestico è la nuova frontiera del risparmio e ispira numerosi progettisti. La possibilità di ricreare una mini oasi naturale a portata di mano, tra le mura domestiche, è una delle sfide creative più gettonate del momento. La concezione di orto domestico è ormai così diffusa da diventare un vero e proprio oggetto di studio dei giovani designer.
Per ultimo il designer britannico Philip Houiellebecq ha creato una soluzione ecologica per consentire ai cittadini di crescere verdure e piante di spezie in un piccolo spazio domestico. Il sistema é destinato agli ambienti urbani che non prevedono aree verdi per piantare ortaggi. Si tratta di un kit di giardinaggio urbano creato per dare l'opportunità agli abitanti delle città di coltivare prodotti freschi a casa. Un set di contenitori originali in polietilene, acciaio, gomma, legno e acrilico, tutto riciclato.
L'installazione é molto semplice e può essere posizionata sia orizzontalmente sia verticalmente. Le radici crescono in un supporto rimovibile mentre il resto della pianta é in cima all'unità modulare in modo che le radici siano appese all'interno di un cilindro riempito di nutrienti. La parte superiore può essere rimossa facilmente durante il momento della raccolta. Inoltre il set è trasparente e permette, secondo quanto riporta il sito ambientalista Ecologismos, di controllare lo sviluppo della radice senza rimuovere la pianta dal vaso. Per mantenere sani i vegetali, il «contadino urbano» deve soltanto offrire l'ossigenazione alla coltura, pompandola un paio di volte al giorno. Secondo il progettista, Auxano, questo il nome del sistema, consentirà di coltivare ortaggi in maniera economica, riducendo al minimo l'uso di risorse naturali come l'acqua e la luce del sole.

giovedì 16 agosto 2012

L'acqua, una risorsa preziosa.Il decalogo del risparmio idrico.


Oggi, cari followers, vorrei parlarvi di un argomento un po' meno creativo del solito, ma che mi sta molto a cuore: l'importanza dell'acqua.

Grazie al cielo, tutti, in casa, abbiamo l'acqua corrente. Eppure, ancora oggi, nel 2012, viene sprecata in modo indegno. Certo, non siamo solo noi, semplici cittadini, a utilizzarne troppa: pensate che in Sardegna, dove abito io, ne viene sprecata il 70%, a causa di ingenti perdite nelle condotte.
E, di questo, se ne risente in periodi di siccità: quest'anno ha piovuto pochissimo, e siamo già da parecchio tempo, nella località dove vivo, con l'acqua razionata.
Sono tanti i metodi, però, per avere acqua in abbondanza, anche in terre con clima secco: pensate che gli antichi romani irrigavano terreni desertici, scavando nelle montagne gallerie in discesa, ove ottenevano l'acqua con la condensa (l'aria calda si raffredda, ed il vapore acqueo diventa liquido).
In India, attualmente, si coprono i canali per l'irrigazione con pannelli solari, ottenendo 3 risultati: 1MW di energia a km quadrato, si evita l'evaporazione dell'acqua, e se ne aggiunge altra, sempre grazie all'effetto condensa che vi ho appena descritto.
Da altre parti, poi, si usano desalinizzatori ad energia solare o, semplicemente, si utilizzano sistemi di canalizzazione dell'acqua che ne disperdono una quantità irrisoria, anche depurandola e riciclandola.
Tuttavia, voglio ricordarvi, siamo in Italia, dove la nostra casta pensa solo a depredare, e non fa niente di lontanamente utile per i cittadini: quindi, è molto difficile che queste opere siano realizzate a breve.
Ma qualcosa possiamo farla noi,da semplici privati, per evitare gli sprechi (e realizzare anche dei sensibili risparmi nella bolletta):
1-Carichiamo al massimo la lavatrice
2- Per lavare i piatti, utilizziamo la lavastoviglie, o tappiamo l'acquaio e facciamo scorrere meno acqua possibile.
3- Quando ci laviamo i denti o ci insaponiamo, chiudiamo il rubinetto
4- quando l'acqua scorre, non apriamo il rubinetto "a tutta birra", oppure utilizziamo quegli accessori che, aggiungendo aria, diminuiscono il getto, facendoci comunque percepire una buona pressione.
5- Se abbiamo un giardino o un orto, chiamiamo una ditta di trivellazioni (di quelle specializzate, con geologi...e pattuite di pagarla solo qualora trovi la vena d'acqua), o un rabdomante (:-)), e realizziamo un pozzo, per annaffiare; il nostro sottosuolo è ricco di vene non sfruttate, una buona alternativa all'acquedotto, per l'irrigazione.
6-Evitiamo i bagni, per lavarci, ed utilizziamo la doccia, velocemente, con il dosatore di pressione nell'erogatore: non dico di non lavarsi, ma non c'è nemmeno bisogno di fare le "sacre abluzioni" :-D
7- Spegniamo gli scaldabagni, d'estate , oppure utilizziamo il solare-termico, per riscaldare l'acqua, se proprio ne abbiamo bisogno. Se abbiamo la caldaia a gas, evitiamo il più possibile di utilizzare l'acqua calda.
8- Quando annaffiamo, utilizziamo un impianto goccia a goccia, o, comunque, irrigatori con il timer, in modo che l'acqua alle piante arrivi regolarmente, senza esagerare con le quantità.
9- se dobbiamo lavare la macchina, utilizziamo i car wash self-service, che riducono notevolmente il consumo.
10- potrà sembrare irrilevante, ma, quando riempiamo le pentole per bollire l'acqua, non mettiamola fino all'orlo: l'acqua arriverà al punto di bollore prima, oltre ad averne consumata di meno; quando dobbiamo sciacquare piatti e pentole, se ci sono incrostazioni, anzichè intestardirvi con spugna di ferro e acqua che scorre, riempite la pentola con acqua, e fatela bollire; le incrostazioni verranno via, con molto meno spreco.
11-quando tirate la catena, bloccate il pulsante in modo che scorra la metà dell'acqua, non di più.
12-se avete le fosse settiche e non siete collegati con le fogne, esistono dei sistemi per riciclare l'acqua degli scarichi per annaffiare: informatevi presso le ditte specializzate.
13: se avete lavato, in una bacinella, della biancheria a mano, non buttate l'acqua, ma utilizzatela per il WC, anzichè tirare la catena.

giovedì 9 agosto 2012

Come riciclare le scatolette di tonno



Ultimamente, causa caldo torrido, a cena non ho molta voglia di cucinare. Benvenute, allora, le insalate di tonno!
Però, che peccato, tutte quelle scatolette di alluminio, sprecate così..."Ci deve essere il modo di riciclarle, pensavo..." E, complice un consiglio sul découpage, fornitomi dalla mitica MariaRosa, ho avuto l'illuminazione: da scatolette di tonno a piattini decorativi, con stampe di dolciumi.
Ecco come procedere:
1.Lavate per bene la scatoletta di tonno (dopo aver rimosso totalmente la parte superiore, quella con apertura a strappo).
2. Una volta asciutta, dipingetela con l'acrilico bianco, sia dentro che fuori.
3. Asciugata del tutto la pittura, procuratevi un tovagliolo, disegnato o stampato, con un'immagine di vostro gradimento (io ho usato quella di una torta alla fragola).
4. Rimuovete la pellicola dal tovagliolo (in pratica, dividetelo in due, nel senso dello spessore: i tovaglioli sono sempre composti da più strati, a voi interesserà tenere lo strato con l'immagine, ovviamente).
5- Mischiate, in un bicchiere, 50% colla vinilica e 50% acqua .
6- ricoprite la scatoletta di questa miscela.
7- Fate aderire il tovagliolo alla superficie, molto delicatamente, picchiettando con uno scottex. Coprite tutta la superficie, non preoccupatevi per eventuali pieghe.
8_Una volta che l'immagine è aderita bene alla scatoletta, tanto da sembrare stampata sopra, passatevi sopra la miscela di colla vinilica, aiutandovi con un pennello.Lasciate asciugare completamente.
9 - Completate il tutto passando diversi strati di flatting trasparente.
10_ Vi sfido, ora, a riconoscere la scatoletta: non sembra uno di quei piatti chic di porcellana, stampati?

domenica 5 agosto 2012

Come riutilizzare le infradito rotte


Riutilizzare le infradito rotte

foto oggetto
Finita l’estate nella vostre case ci potrebbero essere una o piu’ paia di ciabatte infradito rotte. Le infradito sono infatti irrinunciabili per andare al mare ma sono molto fragili: quando si rompe la stringa che lega la ciabatta al piede sono da buttare via. Qui di seguito vi proponiamo alcuni utilizzi possibili per la suola di gomma o di plastica.
Se tagliate la suola a pezzetti potete trasformarla in un pratico separa dita ottimale per mettere lo smalto alle unghie dei piedi. Sagomando la suola con un foro a semicerchio come vedete in figura potete creare un utile tassello antiurto per le finestre di casa vostra. Se prendete poi forbici e cutter potete tagliare la suola e lavorarla in modo da creare lettere e punteggiatura utilizzabili come timbrini per inchiostro.
Fonte: IoRicreo

Come decorare i flaconi con i palloncini (da IoRicreo)


Flacone palloncino

foto oggetto
La primavera è la stagione dei colori. Vi proponiamo un modo per decorare, personalizzare e rendere unici i vostri vasetti o flaconi di vetro utilizzando dei vecchipalloncini. Tutto cio’ che vi serve sono: vasetti di vetro o flaconi di plastica, vecchi palloncini.
Prendete i palloncini e tagliate la punta a circa un centimetro di altezza. Rivestite i vasetti con i palloncini inserendo il palloncino dalla parte in cui il vasetto o il flacone è più largo, in modo da farlo scorrere sulla parte più stretta. Utilizzando colori differenti potrete riconoscere il contenuto di ogni vasetto o flacone.
Questo sistema puo’ essere utile se dovete viaggiare in aereo, cosa frequente, ci auguriamo, per voi nostri lettori in  questo primo ponte di giugno. Se poi desiderate realizzare un portafiori esclusivo unendo un vecchio bicchiere ed un palloncino cliccate qui per un altro tipo di riuso.

giovedì 2 agosto 2012

Collana con i fili di carta


Semplice eleganza

Una collana di fili di carta, in particolare un torchon, può essere un’ottima alternativa, pratica e versatile, per le belle serate estive.

Occorrente:
mezzo foglio di carta crespa nella sfumatura viola, lilla e bianco
2 ciotole
Colla vinilica
Forbici, fil di ferro
Colla universale
Vernice trasparente satinata all’acqua
Mollette e filo per appendere

Semplice eleganza






REALIZZAZIONE

1 - Stendi la carta crespa sul piano di lavoro e taglia 20 strisce larghe 2,5 cm seguendo il verso delle increspature e l’altezza della carta.

2 - Avvita ogni striscia su se stessa e immergila in una ciotola contenente una miscela di una parte di colla vinilica e due di acqua. Appendi le strisce al filo con una molletta, capovolgendola dopo 15 minuti. Avvita una seconda volta ogni striscia e lascia asciugare per 24 ore.

3 - Immergi le strisce in una ciotola contenente la vernice trasparente satinata, lasciando nuovamente asciugare.

Termina con i tocchi giusti!

4 - Tieni da parte due cordoncini preparati. Unisci ad un’estremità i diciotto rimasti, avvolgendoli con un pezzetto di fil di ferro. Copri la giunzione con uno dei cordoncini di carta messi da parte, creando, così, un’asola e fermando il tutto con una goccia di colla universale.

5 - Ripeti l’operazione anche per l’altra estremità della collana, anche in questo caso coprendo il fil di ferro con il cordoncino tenuto da parte. Per la chiusura inserisci una grossa perla, ottenuta appallottolando un impasto di carta crespa e colla.

6 - Realizza la collana utilizzando tutte le sfumature che desideri. Per terminare la composizione, decora con un altro cordoncino di carta, avvolto stretto a metà collana oppure con un giro di perline della stessa tonalità.





martedì 31 luglio 2012

Come utilizzare le temperature per pulire al meglio

Trucchi di pulito con le temperature
Acqua bollente per disincrostare, vapori per smacchiare, ghiaccio per difendere i cibi, acqua fredda per pulire i capi delicati. Spesso lo diamo per scontato, ma le temperature hanno un ruolo molto importante nelle principali faccende domestiche.
Grazie all’uso delle temperature e di alcuni trucchi, possiamo trasformare la semplice acqua in una vera e propria arma pulente, con risultati davvero stupefacenti. Ecco come fare:
Scrostare padelle e scarichi con l’acqua bollente
Per rimuovere le incrostazioni dalle padelle è bene versare al loro interno dell’acqua bollente, che agisce in modo da distaccare le incrostazioni. Lava, quindi, la padella con un apposito detersivo per piatti.
In caso di scarichi bloccati, in alcuni casi è sufficiente versare direttamente dell’acqua bollente all’interno di essi. Risciacqua, poi, con abbondante acqua fredda.
Un composto che fa brillare l’argenteria
Per una pulizia efficace dell’argenteria, riponi i tuoi oggetti in una pentola e versavi dell’acqua, in modo da ricoprirli completamente. Aggiungi un cucchiaino di sale e uno di bicarbonato e lascia bollire per 3 minuti.
Togliere le macchie di cibo dai vestiti
Per pretrattare le macchie di frutta fresca o altri alimenti su tessuti di cotone, immergili a lungo in acqua molto fredda. Poi sfrega ogni macchia con un panno imbevuto di succo di limone.
Eliminare i cattivi odori
Per eliminare i cattivi odori e regalare un piacevole profumo alle stanze della tua casa, è sufficiente far bollire una tazza di pot-pourri fai-da-te, composta da scorze di agrumi e spezie profumate, come cannella e chiodi di garofano. Si tratta di un metodo che può sostituire i classici deodoranti per ambienti.
Eliminare il calcare dal bollitore elettrico
Per eliminare i depositi di calcare può essere utile versare all’interno degli elettrodomestici un composto di acqua e aceto, quindi accendi il bollitore e lascia bollire per alcuni minuti. Lascia riposare tutta la notte e risciacqua per bene al mattino, aiutandoti con un panno umido.
Microonde pulito con il vapore
Per facilitare la pulizia all’interno del microonde è consigliabile riporre al suo interno un contenitore in cui porterai ad ebollizione dell’acqua e qualche goccia di succo di limone. Lascia sprigionare il vapore per almeno cinque minuti. Una volta rimosso il contenitore, agisci sulle zone critiche, quelle che di solito richiedono l’utilizzo dello sgrassatore.

sabato 28 luglio 2012

Come riciclare i barattoloni Nutella

Chissà come mai, ultimamente, nei miei post nomino sempre la Nutella...Sarà perchè è troppo buona, in tutte le stagioni!
Comunque, nel post di oggi non parlerò di uno dei mille modi per usarla in una ricetta, ma di come riciclare i barattoloni vuoti...avete presente? Quei grandi barattoloni in vetro, che sarebbe un delitto buttare, anche perchè, a differenza delle bottiglie in vetro, hanno un tappo magnifico, che si avvita!!
Ed allora, ecco un modo semplice e carino per dar loro nuova vita: il découpage con i tovaglioli!
Ecco cosa dovete fare: 
1-prendete il barattolone della Nutella, lavatelo bene, ed immergetelo nell'acqua calda, così l'etichetta si staccherà da sola.
2- asciugate barattolo e tappo per bene.
3- prendete un tovagliolo fantasia (io ho usato quelli Coca-Cola, mitici!!), sfogliatelo, e ritagliatelo secondo la dimensione del barattolo.
4- prendete colla per découpage, oppure della normale vinilica, molto diluita con acqua: deve risultare un composto fluido; aiutandovi con un pennello, spalmate la colla sulla superficie di vetro.
5- a questo punto, con estrema delicatezza , poggiate il tovagliolo sulla colla, e , aiutandovi con uno scottex (se usate le mani, vi si incollerà la carta alle dita e farete un disastro), pressate, per far aderire alla perfezione il ritaglio.
6-ovviamente, si saranno comunque formate delle grinze, non preoccupatevi e passate un altro strato leggero di vinilica diluita sopra il tovagliolo.
7- una volta asciugato il tutto, spruzzate uno spray cristallizzante ad effetto crackquelé: le grinze sembreranno fatte apposta!
8- Ecco l'effetto finale: il tovagliolo appare un disegno anticato, semitrasparente, e completamente amalgamato alla superficie, pare proprio stampato sopra!
Per quanto riguarda il tappo, il procedimento è esattamente identico: abbiate cura di utilizzare un ritaglio di tovagliolo abbinato!

venerdì 27 luglio 2012

Le pesche alla nutella!




Magari, con questo caldo, non è proprio la ricetta ideale...Ma, se vi dovesse venire un attacco di fame, questi dolci sono ottimi, e li potete conservare in frigo per un paio di settimane abbondanti!!
Questa è la ricetta tradizionale delle pesche al cioccolato, anche se io preferisco sostituire il cioccolatino con la nutella morbida , spalmata abbondantemente a riempire la cavità tra le due calotte.

Ingredienti:

500 g. di farina
150 g. di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vaniglia per dolci
3 uova
100 g. di strutto
cioccolatini (tanti quanti saranno le pesche), oppure nutella (un cucchiano abbondante per ogni pesca).
alchermes
zucchero per spolvero finale

Preparazione:

Sulla spianatoia versate la farina aperta a cratere, unite lo zucchero, poi il lievito e la vaniglia, sgusciatevi le uova, aggiungete lo strutto, quindi impastate  fino ad ottenere un composto morbido e liscio che andrà coperto con un canovaccio per essere lasciato a lievitare per 1 ora al caldo.
Riprendete l’amalgama e dividetelo in tanti panetti, ed a loro volta ancora a metà in modo da formare tante semisfere. Svuotate l’impasto al centro e disponetele in una placca da forno imburrata ; infornate a 180° per almeno 20 minuti.
Togliete dal forno, fate raffreddare,poi dentro ogni incavo mettete un cioccolatino, richiudete la pesca avvicinando le due semisfere di pasta bagnate con l’alchermes e rivestitele di zucchero.

domenica 15 luglio 2012

Come creare un modulo componibile riciclato

Ultimamente, avendo più tempo libero a disposizione, mi sono dedicata all'oziosa attività di "spulciamento" delle riviste, alla ricerca di qualche idea originale da copiare, per la casa. Ebbene, tutti i giornali d'arredamento sponsorizzano librerie e mobili componibili di cartone riciclato, fatti sovrapponendo o combinando tra loro diversi cubi.
Fin lì, nulla di male, anzi, essendo materiale di recupero è cosa buona giusta...Ma il prezzo!!In media, 5-600 €. Per delle scatole che ti danno gratis al supermercato!!Che presa in giro!!
Allora, mi sono detta: "devo realizzarlo io, questo modulo!"
Eccovi il tutorial (tenete presente che , nello spirito del mio blog, non è una guida complicata. Potrà sembrarvi alla carlona, dato che ho utilizzato una procedura semplice, senza viti e tasselli, ma regge comunque molto bene, con i miei accorgimenti).


1- Procuratevi 4 scatoloni vuoti grandi, 2 medi e uno piccolo, di cartone. Procuratevi anche tanti fogli di cartone (circa una trentina), di grandi dimensioni.
2- Togliete, con una taglierina, il coperchio di ogni scatolone. Rinforzate i lati incollando, con colla vinilica forte, o millechiodi, vari fogli di cartone, sovrapposti. Se vi sono delle parti sporgenti, tagliatele, sempre utilizzando la taglierina.
3- Incollate, sopra ogni lato delle scatole, esternamente,  della carta autoadesiva fantasia (la stessa che si usa per foderare cassetti e decorare i mobili): potete utilizzare il motivo preferito, ma io eviterei l'effetto finto legno, fa tanto "vorrei ma non posso". Meglio un monocolore, pois...Potete anche utilizzare , stile patchwork, avanzi di carta da parati, da attaccare utilizzando collante forte e spatola.
4- Per un effetto più rifinito, potete dipingere l'interno degli scatoloni con acrilico, o foderarlo con carta adesiva , monocolore o fantasia (basta che sia abbinata con l'esterno della scatola).
5 -Ora, rovesciate gli scatoloni (in modo che il lato aperto sia di fronte a voi), ed allineateli lungo una parete: metterete in basso, affiancati, meglio se appoggiati l'uno all'altro, i 4 grandi, sopra di essi i 2 medi, ed in cima la scatola più piccola, a formare una piramide.
6- per riempirli, metterete libri ed oggetti pesanti in basso, ovviamente, caricherete meno i due cubi intermedi, e metterete le chincaglierie da esposizione nel cubo più alto. Voilà, ecco la vostra originalissima libreria, senza tasselli nè chiodi!
7- Potete anche disporre i cubi con schemi diversi, basta che ricordiate che i grossi pesi vanno al livello più basso, dato che il cartone si sfonda facilmente, anche se rinforzato!
Immagino, certo, che le librerie reclamizzate, in cartone, siano state ben rinforzate, ma...volete mettere la soddisfazione di non spendere 600 €, e di avere comunque un mobile di design?

martedì 3 luglio 2012

Come utilizzare i pastelli per quadri artistici

Prima di aver trovato un articolo interessante su Casa Facile, pensavo che i pastelli fossero adatti soltanto ai bambini dell'asilo...Invece, ora, ho scoperto che molti artisti famosi li utilizzano per fare dei quadri, sia paesaggi, che ritratti, di grande effetto!
Perciò, ho riportato qui le faq sull'utilizzo di questi colori, trovata sul sito di un rivenditore specializzato!Spero che vi sia d'ispirazione :-)

Posso usare insieme vari pastelli come faccio con i colori?
Normalmente lavoro con dieci colori di base, ma per i pastelli ne occorrono di più. Per quale motivo? Non è possibile miscelare i pastelli come gli altri colori?
I pastelli non sono miscibili su tavolozza come gli altri colori, dunque il produttore provvede a realizzare varie mescolanze per l’artista. Un assortimento iniziale di 24 colori sarà sufficiente, e presto scoprirete quali sono i colori che vi mancano. Prima o poi troverete utile disporre di tutte le cinque tonalità dei vostri colori comuni, al momento di procedere alle evidenziature e alle ombre. 

Come posso trovare un pastello che fa al caso mio, e qual’è la differenza fra pastelli ‘duri' e ‘morbidi'?
Sono confuso dinanzi alle varie marche di pastelli in commercio, e alla differenza tra pastelli duri e morbidi. Alcuni pastelli morbidi sembrano infatti più duri di altri. Come posso individuare quelli più adatti per me, senza sprecare denaro?
I pastelli più duri sono quelli in bastoncini quadrati a carrè. Oltre a queste particolari varianti, l’intera categoria viene chiamata ‘pastelli morbidi’ e vi saranno differenze analoghe a quelle che caratterizzano le varie marche di acquerelli in commercio. La morbidezza è solo una dei queste caratteristiche, dunque è necessario pensare allo spettro desiderato, alla permanenza, alle dimensioni dei bastoncini, alle possibilità di sfumare il colore, ecc. e inoltre leggere la documentazione fornita dai produttori, per controllare che la descrizione del prodotto risponda alle effettive esigenze. Le consigliamo anche di consultare il rivenditore prima di scegliere i prodotti.
Posso usare i pastelli duri con quelli morbidi?
Mi hanno dato una confrezione di pastelli duri a carré ma non sono del tutto sicuro di quando sia meglio usarli. Li ho provati per gli schizi, ma posso usarli anche in fase successive nei lavori a pastelli morbidi?
I carré possono essere usati sui pastelli morbidi per sottili tratti lineari e per i dettagli. In generale non sfumano bene e intaccano le mani sottostanti di pastelli morbidi. Consigliamo in particolare i pastelli Conté a carrè da soli, su carte di Ingres (vergate). Un esempio tipico sono gli studi francesi dal vero.
Posso acquistare confezioni di pastelli scegliendo i colori che preferisco, per spendere meno?
So che costa meno acquistare i pastelli in confezioni, ma solitamente includono colori che non mi servono. Si possono fare confezione personalizzate, senza dover pagare il costo dei singoli bastoncini?
Anche se Lei trovasse set vuoti di pastelli, dovrebbe comunque pagare il costo dei singoli colori che sceglie. Inoltre, non si hanno mai troppi pastelli, e una confezione è un’ottima soluzione da cui partire. Sarà meno costoso acquistare una confezione e alcuni bastoncini singoli supplementari.

Come posso evitare di rompere i pastelli durante l’uso?
Nelle mie prime prove con i pastelli, purtroppo ho rotto diversi bastoncini. È perché li maneggio in modo sbagliato, o perché esercito troppa pressione? Cosa posso fare con i bastoncini troncati?
I pastelli morbidi sono propensi a rompersi nel senso della lunghezza. L’involucro in carta li protegge fino a un certo punto, ma i pezzi più piccoli sono quelli più utili! Infatti, sono più facili da maneggiare e possono essere usati dalla parte più larga per la sovrapposizione e l’applicazione su ampie aree. Consigliamo di prendere alcune vecchie vaschette in plastica e di riservarne una per ciascun parte dello spettro. Riempire ciascuna vaschetta fino a 1/3 con del riso o con riso macinato, e i bastoncini troncati si manterranno ottimamente puliti e visibili per il prossimo uso.
Posso usare carta marrone da pacchi anziché carta per pastelli?
Le carte per pastelli sono piuttosto costose e ho sentito che è possibile lavorare sul retro delle carte marroni per pacchi. Tuttavia, dureranno nel tempo?
La risposta è no! È probabile che la carta da pacchi contenga acido, quindi come la carta da giornale con il passare del tempo diverrà più fragile e si scolorirà. Un’alternativa migliore sarebbe la carta da disegno a grana media senza acidi. Il formato massimo disponibile per questa carta è A2, la carta da 150 g/mq costa almeno la metà rispetto alle carte per pastelli, e la sua superficie ruvida risulta migliore rispetto alla normale carta liscia da disegno.

Come posso colorare da solo la carta?
Preferisco usare carte colorate per i pastelli, ma il colore varia sempre in base al soggetto. Anziché acquistare fogli singoli da un negozio di materiali artistici ogni volta che ne ho bisogno, posso colorare da solo la carta?
Il prodotto perfetto per Lei è la Base Incolore a Gesso di Winsor & Newton. Si tratta di un’imprimitura traslucida in cui incorporare il colore che preferisce. Sarà possibile ottenere la scelta più ampia e i risultati migliori utilizzando gli Artists’ Acrylic. Miscelando i colori nell’imprimitura si ottengono marcati effetti coprenti. Per effetti colorati, aggiungere anche il bianco, mentre se desidera solo una mano trasparente di colore usi prima la Base Incolore a Gesso, la lasci asciugare e poi applichi una mano di colore acrilico. Per preparare un foglio resistente alla luce, Le consigliamo di tendere la carta.

Posso evitare l’uso di fissativi se uso carta ruvida?
Ho sentito che i fissativi scuriscono la brillantezza dei pastelli. Posso evitare di usarli se lavoro su una carta ruvida?
Applicando un fissativo si scuriscono i colori a pastello, e anche se la carta ruvida trattiene meglio il colore, consigliamo comunque un velo sottile di fissativo. In questo modo si evitano i danni causati dalle sbavature. Il fissativo è necessario anche al momento di incorniciare i lavori, altrimenti l’interno del vetro apparirà polveroso. Usare il fissativo Winsor & Newton per scurire meno il colore e applicarlo nel velo più sottile possibile, se necessario ritoccando con nuovo colore a pastello.
C’è un modo di applicare dei fissativi che non danneggi l’ambiente?
Sono riluttante a usare le bombolette spray per i fissatori, perché non voglio danneggiare l’ambiente. Ci sono altre modalità di applicazione non pericolose per l’ambiente? Danno una copertura uniforme?
I solventi usati nel fissativo prodotto da Winsor & Newton non sono classificati come prodotti nocivi per l’ambiente e non contengono CFC. Tuttavia, offriamo una variante in flacone per uso con nebulizzatore (talvolta chiamato atomizzatore a boccale). Con un po’ di pratica, questi prodotti offriranno una copertura uniforme. La cosa più importante è iniziare a spruzzare il fissativo sul lato del lavoro, per proteggerlo da eventuali goccioline iniziali.

Come si usa l’acqua con i pastelli asciutti?
Ho sentito che posso usare acqua con i pastelli secchi, ma non sono sicuro dell’effetto sull’applicazione. L’acqua va applicata sulla carta o sul pastello? È sicuro usare acqua sulle carte ruvide?
È possibile usare acqua per sfumare aree di colore su carta. Bagnando il bastoncino del pastello non darebbe buoni risultati, in quanto scivolerebbe sulla carta e basta. Usi invece un pennello morbido, lo immerga in acqua e sfumi i colori, le ombre o le evidenziature. Un tocco di Gomma arabica nell’acqua agevola l’adesione del pastello alla carta, se Lei utilizza questa tecnica su ampie aree. Questa particolare tecnica è adatta anche su carte ruvide.

Come posso evitare torbidezza sui lavori a pastello?
Quando applico mani dense di pastello, il colore diventa torbido, ma ho visto che altri artisti riescono senza problemi. Qual è il loro segreto?
Ci sono vari accorgimenti per evitare che la torbidezza dei lavori a pastelli. *Non applicare più colore del necessario. *Non riempire le piccole cavità della carta. *Non sfumare eccessivamente i colori; è preferibile sovrapporli. *Evitare le sfumature con colori di tono sbagliato, es. per ottenere i verdi usare invece un blu a gradazione verde e un giallo a gradazione verde. *Usare i pastelli Winsor & Newton, che sono stati formulati per mantenere la brillantezza dei colori anche con la sovrapposizione.


Inoltre, oggi ho anche scovato qualcosa che divertirà i bambini, sempre utilizzando i pastelli : realizzare un pezzo d’arte da appendere al muro.
Si tratta di un semplice quadro con i pastelli a cera sciolti:
prendete una scatola di 64 pastelli e ,eliminato il colore nero e marrone,potete raddoppiare alcuni pastelli dai colori più allegri.
Incollateli con la colla a caldo in cima alla tela.
 Armatevi di asciugacapelli con cui far sciogliere i colori.
 Attendete un po’ per fare asciugare il tutto (ci vuole poco tempo).
Immagino la soddisfazione dei piccoli! Nelle immagini vediamo un lavoro perfetto:non importa se il vostro risulta differente. 
L’importante è che i bambini si divertano e creino qualcosa da mettere in cameretta, che dia un tocco di vita e di colore, direi...cromoterapico! 
 Può essere anche una buona idea da proporre alla maestra come lavoro da fare in classe.

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